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04.12.2024

LO SCHEDARIO VITICOLO REGIONALE: Il reimpianto anticipato

reimpianto anticipato

Il reimpianto anticipato è una pratica fondamentale per l’azienda vitivinicola, analizziamola insieme.

Nell’approfondimento precedente abbiamo cercato di fare chiarezza sullo schedario viticolo regionale, descrivendone le caratteristiche principali e le differenze rispetto al fascicolo aziendale

Con questo articolo, invece, iniziamo una serie di approfondimenti sulle pratiche fondamentali nella gestione dello schedario viticolo ovvero estirpi, impianti e reimpianti anticipati

Cercheremo in particolare di spiegarne lo scopo e l’iter autorizzativo, così da poterti offrire una panoramica completa sull’argomento per gestire al meglio il potenziale viticolo della tua azienda. 

Cominciamo oggi affrontando il reimpianto anticipato.

CHE COS’E’ IL REIMPIANTO ANTICIPATO?

Di norma un’azienda che è intenzionata a piantumare un vigneto deve possedere delle autorizzazioni al reimpianto

COME SI OTTENGONO LE AUTORIZZAZIONI? 

La disciplina delle autorizzazioni al reimpianto è stabilita dal regolamento UE.1308/2013 e ha lo scopo di controllare l’eccessivo aumento delle superfici vitate a livello europeo per non andare incontro a un’offerta eccessiva nel settore vitivinicolo. 

Nel regolamento si stabilisce infatti che per ottenere un’autorizzazione al reimpianto è necessario estirpare una pari superficie di vigneto*. 

Tuttavia, a determinate condizioni, è possibile richiede un’autorizzazione al reimpianto rimandando l’estirpo a un tempo successivo presentando appunto una richiesta di reimpianto anticipato.   

La pratica di reimpianto anticipato consiste infatti nel piantare una certa superficie vitata vincolando all’estirpo un vigneto di pari superficie. Tale vigneto andrà estirpato entro 4 anni dalla data di completamento del nuovo impianto. 

Ci aiutiamo con un esempio:
La ditta X possiede un vigneto “A” di superficie pari a 1 Ha che ormai ha una discreta quantità di anni e necessita di rinnovamento. Sfruttando il reimpianto anticipato la ditta potrebbe piantare “anticipatamente” 1 Ha di vigneto sull’appezzamento B, rimandando l’estirpo di A entro i 4 anni successivi. 


*Altra modalità consiste nell’aderire a una bando nazionale di assegnazione. 

VANTAGGI DEL REIMPIANTO ANTICIPATO 

Il vantaggio del reimpianto anticipato è evidente in quanto permette di mantenere la produzione di uva del vigneto vincolato all’estirpo finché il nuovo impianto non diverrà completamente produttivo, verosimilmente intorno al 4° anno. 

Per ottenere l’autorizzazione a tale pratica, l’azienda viticola deve condurre nel fascicolo aziendale una superficie a seminativo almeno pari a quella da piantare.

In caso contrario l’unica soluzione rimane l’estirpo con successivo reimpianto nello stesso posto, azzerando la produzione fino a completo sviluppo del nuovo vigneto. 

ASPETTI PRATICI DEL REIMPIANTO ANTICIPATO

Per poter effettuare il reimpianto anticipato è necessario richiedere l’autorizzazione all’ente titolare del controllo dello schedario viticolo, ovvero la Regione

Questa, una volta analizzata la documentazione presentata, concederà un’autorizzazione al reimpianto anticipato da utilizzare entro 3 anni. 

L’autorizzazione deve essere assolutamente ottenuta prima di effettuare la piantumazione del nuovo vigneto. 


NB: Ricordiamo che per nuovo impianto si intende la posa delle barbatelle in pieno campo e che un impianto messo a terra senza la dovuta autorizzazione è da considerarsi abusivo. 


Per ottenere l’autorizzazione è indispensabile disporre di:

- terreno a seminativo dove piantare il nuovo vigneto e autorizzazione all’impianto firmata dal proprietario (non necessaria se di proprietà dell’azienda stessa) 
- autorizzazione all’estirpo del vigneto vincolato firmata dal proprietario (non necessaria se di proprietà dell’azienda stessa) 
- idoneo titolo di conduzione dei terreni interessati (affitto registrato o visura catastale se in proprietà) 
- polizza fidejussoria necessaria a garantire la copertura di un importo pari a 7000 €/Ha.

Ecco quindi che entra in gioco la fidejussione, la quale serve a garantire la copertura del costo di estirpo forzato qualora l’azienda interessata non rispetti l’obbligo di estirpo entro il 4° anno. 
Lo strumento della fidejussione in particolare è di primaria importanza per la buona riuscita della pratica. 
La Regione, infatti, concedendo il reimpianto anticipato, autorizza a piantare un vigneto senza contestuale estirpo, una situazione che in condizioni normali determinerebbe una superficie abusiva.


I NOSTRI CONSIGLI 

Alle nostre aziende interessate ad estirpare un vigneto consigliamo di valutare sempre la possibilità di sfruttare il reimpianto anticipato, anche perché l’impianto di vigneto che ne deriverebbe sarebbe ammissibile al contributo della ristrutturazione e riconversione dei vigneti. 

Sei un’azienda vitivinicola e vuoi avere maggiori informazioni? 
Rivolgiti al tuo consulente tecnico di fiducia Agridata, che ti consiglierà al meglio e ti aiuterà a reperire tutta la documentazione per ottenere, nel più breve tempo possibile, le autorizzazioni necessarie. 

Per qualsiasi necessità o chiarimento sull'argomento contattaci compilando il form qua sotto, un nostro consulente ti ricontatterà.


Pubblicato da Fabio Cauduro
(Consulente Area Tecnica)










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