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Lo schedario viticolo per le aziende agricole vitivinicole è uno strumento fondamentale; vediamo assieme le domande più frequenti e cerchiamo di fare chiarezza.
Lo schedario viticolo è uno strumento indispensabile per l’azienda agricola vitivinicola assieme al fascicolo aziendale tant’è che spesso soggetti quali banche, assicurazioni o l’azienda stessa ne richiedono frequentemente una copia “aggiornata” per diversi motivi.
Nonostante l’uso quotidiano di questi strumenti da parte delle aziende agricole, tuttavia, notiamo che vi sia un po’ di confusione; per questo abbiamo pensato ad una serie di domande e risposte sull’argomento “schedario viticolo” per facilitare le nostre aziende a fare chiarezza ed aiutarle a comprendere meglio alcuni aspetti.
Lo schedario viticolo regionale è il riepilogo delle superfici vitate in conduzione all’azienda agricola. In particolare al suo interno vi troviamo elencate le unità vitate (totali e divise per varietà), l’anno di impianto e la forma di allevamento (sylvoz, doppio capovolto, ecc.). CHE COS’E’ LO SCHEDARIO VITICOLO REGIONALE?
CHE COS’E’ L’UNITA’ VITATA?
L’unità vitata è la superficie vitata presente su una particella catastale ed omogenea per:- varietà
- sesto e anno di impianto.
- forma di allevamento.
Facendo un esempio:
un vigneto di un’azienda agricola diviso tra due particelle catastali sarà identificato sullo schedario viticolo da almeno due unità vitate, una per particella, destinate ad aumentare in caso di filari con più varietà o diversa forme di allevamento.
No, pur avendo aspetti simili non sono la stessa cosa. SCHEDARIO VITICOLO E FASCICOLO AZIENDALE SONO LA STESSA COSA?
Il fascicolo aziendale è un documento che riassume l’azienda agricola nella sua interezza e in particolare contiene i dettagli anagrafici, l’elenco di tutti i terreni agricoli in conduzione (siano in proprietà, affitto o comodato), le colture presenti e l’eventuale consistenza zootecnica.
Lo schedario, invece, descrive solo la superficie vitata aziendale presente nel fascicolo.
È un documento che pur essendo molto dettagliato fornisce un’informazione parziale sull’azienda agricola.
Lo schedario viticolo è sempre riferito ad una certa data e possiamo, infatti, considerarlo come una sorta di “fotografia” della situazione vitata dell’azienda agricola in un dato momento. LO SCHEDARIO VITICOLO È SEMPRE VALIDO?
Proprio per questo in caso di variazioni della superficie aziendale, quali ad esempio nuovi affitti, estirpi, impianti, ecc. lo schedario deve essere aggiornato alla situazione reale dell’azienda viticola.
COME SI AGGIORNA LO SCHEDARIO VITICOLO?
L’aggiornamento viene effettuato dai nostri consulenti tecnici confrontando le superfici vitate aziendali nel fascicolo aziendale con le pratiche di estirpo, impianto e reimpianto anticipato registrate sul portale regionale di riferimento AGRIFVG.
Inoltre, vengono sempre ricontrollate le idoneità alle principali rivendicazioni, Prosecco e Pinot Grigio in particolare, e le superfici delle unità vitate “storiche”, ovvero quelle presenti da anni nel fascicolo aziendale, per evitare perdite di superficie non corrette.
PERCHE’ A VOLTE LA SUPERFICIE DA SCHEDARIO DELLO STESSO VIGNETO CAMBIA DA UN ANNO AD UN ALTRO?
Oltre alle normali variazioni date da estirpi/reimpianti/ecc. (vedasi domanda precedente), le superfici dello schedario viticolo friulano possono variare in base alla fotointerpretazione*.
Questo problema si verifica in particolare sui vigneti meno recenti, comunicati alla Regione quando non c’era evidenza delle superfici vitate su foto aeree.
Facciamo un esempio:
Un’azienda viticola ha piantato un vigneto nel 2001 e ha presentato una comunicazione di impianto inserendo più superficie rispetto a quella effettivamente piantata.
La Regione, non avendo in quel momento a disposizione foto aeree aggiornate per effettuare un controllo, ha confermato la superficie vitata dichiarata (ma non reale).
La Regione, non avendo in quel momento a disposizione foto aeree aggiornate per effettuare un controllo, ha confermato la superficie vitata dichiarata (ma non reale).
Oggi, invece, con foto aeree aggiornate quasi ogni anno, la Regione ha gli strumenti per verificare le differenze di superficie. In questi casi infatti potrà modificare l’area vitata riportandola alla misura corretta (e quindi diminuendola!).
Attenzione!!
Nel caso contrario, ovvero con superficie dichiarata inferiore a quella in campo, la regione può anche intimare all’azienda viticola l’estirpo forzato delle superfici eccedenti.
*intesa come la misurazione del vigneto sulla base di una foto aerea
COME SI MISURA UN VIGNETO PER LO SCHEDARIO VITICOLO?
La modalità di calcolo della superficie vitata è quella indicata dal DM 93849 del 28/02/2022 per il quale la superficie vitata si intende come quella da “delimitata dal perimetro esterno dei ceppi di vite a cui si aggiunge una fascia cuscinetto di larghezza pari a metà della distanza tra i filari”.
Facciamo presente che, prima di tale decreto però il metodo di misurazione era meno restrittivo e quindi ad oggi ci troviamo con superfici più “abbondanti” rispetto a quanto ammesso dalla normativa.
Facciamo presente che, prima di tale decreto però il metodo di misurazione era meno restrittivo e quindi ad oggi ci troviamo con superfici più “abbondanti” rispetto a quanto ammesso dalla normativa.
Cosa ne sarà di queste superfici in più?
È prevista un’attività di adeguamento a livello nazionale di tutte le superfici vitate sulla base del DM del 2022, ma considerata la difficoltà e la mole di lavoro prevista ne riparleremo probabilmente nel nuovo anno.
Alla luce di queste importanti novità la misurazione di un vigneto appena piantato è molto importante ai fini dell’aggiornamento dello schedario.
Infatti, più precisa è la misurazione effettuata, minore sarà il rischio di comunicare superfici errate e di vedere la superficie ridotta nell’immediato futuro.
L’ideale pertanto, è la misurazione tramite apparecchiatura GPS del vigneto appena piantumato, operazione che può svolgere il terzista che ha fatto l’impianto ma che può essere svolta direttamente dai consulenti tecnici Agridata con particolare precisione.
Il rilievo ottenuto potrà quindi essere elaborato per effettuare il calcolo della superficie - come da DM 93849 del 28/02/2022 - e fornito successivamente all’azienda.
PERCHE’ LO SCHEDARIO VITICOLO È IMPORTANTE?
Lo schedario viticolo è uno strumento molto importante per l’azienda viticola perché fornisce uno specchio della realtà aziendale utile sia per l’azienda stessa che per eventuali soggetti esterni, ma soprattutto perché definisce la produzione potenziale massima di uva in base ai disciplinari di produzione vigenti delle diverse DOC o IGT.
Non va dimenticato, inoltre, che nello schedario viticolo sono specificate le idoneità alla DOC Prosecco e le potenziali attingibilità di Glera di cui si parla sempre più frequentemente nelle ultime vendemmie.
Non va dimenticato, inoltre, che nello schedario viticolo sono specificate le idoneità alla DOC Prosecco e le potenziali attingibilità di Glera di cui si parla sempre più frequentemente nelle ultime vendemmie.
I NOSTRI CONSIGLI
Se sei un’azienda viticola e sei seguito da noi per i servizi legati alla tua impresa, consigliamo di rivolgerti sempre al tuo consulente di fiducia Agridata prima di effettuare operazioni di estirpo o reimpianto. Questo permetterà ai nostri consulenti tecnici di individuare situazioni di criticità ed eventualmente di risolvere le difformità di superficie.
Inoltre ricordiamo che lo schedario è legato al fascicolo aziendale, quindi è importante segnalare eventuali affitti, recessi, atti di compravendita ecc. di cui non siamo a conoscenza!
Per qualsiasi necessità o chiarimento sull'argomento contattaci compilando il form qua sotto, un nostro consulente ti ricontatterà.
Pubblicato da Enrico Ruzzene e Fabio Cauduro
(Consulenti Area Tecnica)
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