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Vediamo cos’è il contratto di affitto di un fondo rustico di terra e titoli PAC, come si registra e come si calcolano le imposte.
In un approfondimento precedente abbiamo affrontato il tema del contratto di affitto di fondo rustico distinguendo tra le due tipologie ovvero:
2. il contratto di affitto terra e titoli PAC
In particolare c'eravamo soffermati sul contratto di affitto di sola terra e le sue modalità di registrazione in Agenzia delle Entrate per assolvere gli obblighi del fascicolo aziendale.
Vi consigliamo di leggere l’articolo "Il Contratto d'affitto di Fondo Rustico" per approfondirne tutti gli aspetti.
Analogamente, in questo articolo, approfondiamo la seconda tipologia di contratto ovvero il contratto di affitto di terra e titoli PAC, così da avere una panoramica completa sull’argomento.
Vi consigliamo di leggere l’articolo "Il Contratto d'affitto di Fondo Rustico" per approfondirne tutti gli aspetti.
Analogamente, in questo articolo, approfondiamo la seconda tipologia di contratto ovvero il contratto di affitto di terra e titoli PAC, così da avere una panoramica completa sull’argomento.
IL CONTRATTO DI AFFITTO TERRA E TITOLI PAC
Nel contratto terra e titoli PAC il proprietario concede in affitto terreni di sua proprietà insieme ad un certo numero di titoli all’aiuto PAC.
Perché si ricorre a questa tipologia di affitto e qual è la sua convenienza?
I titoli PAC permettono di accedere al sostegno di base al reddito previsto dai pagamenti diretti e quindi di percepire un importo ad ettaro (dipendente dal valore del titolo) presentando la domanda unica [1].
Viene da sé quindi che il titolo da solo non basta per percepire il contributo in quanto va sempre accompagnato a pari superficie nel fascicolo aziendale.
Facendo un esempio:
una ditta che possiede 10 Ha di titoli dal valore di 150 €, per poter ricevere il contributo totale di 1500 €, dovrà presentare una domanda unica con almeno 10 Ha di superficie.
[1] Domanda unica dia contributi del primo e secondo pilastro, comunemente chiamata DOMANDA PAC
IL CONTRATTO DI AFFITTO TERRA E TITOLI PAC
Nel contratto di affitto terra e titoli PAC il proprietario è libero di scegliere quali titoli dare in affitto (es. in base al loro valore), ma non può concedere più titoli rispetto alla superficie contenuta nell’affitto e ammissibile[1] al pagamento della PAC.
Anche in questo caso ci aiutiamo con un esempio:
Un terreno di 1 Ha viene concesso in affitto, di cui 0,5 Ha a seminativo e 0,5 Ha a bosco.
Nel contratto di affitto potrà essere inserito un titolo PAC del valore di superficie massimo pari a 0,5 Ha, in quanto la superficie eccedente, essendo il bosco non ammissibile, non verrebbe liquidata in fase di domanda di contributo.
NB: la mancanza di titoli PAC non preclude la possibilità di presentare la domanda unica e ricevere un contributo, semplicemente comporta l’accesso a solo determinati pagamenti (es. Ecoschema 2).
[1] Le superfici ammissibile sono quelle idonee al pagamento ovvero seminativi, colture permanenti e prati e pascoli permanenti
IL TRASFERIMENTO TITOLI ALLA RISERVA
Il trasferimento dei titoli, anche se solo per la durata dell’affitto, comporta una certa responsabilità da parte dell’affittuario.
I titoli non utilizzati per due anni consecutivi infatti vengono trasferiti alla riserva nazionale, una sorta di deposito nazionale da dove si attinge per assegnare titoli alle nuove aziende agricole. L’affittuario dovrà quindi assicurarsi di presentare la domanda unica PAC ogni anno e di avere abbastanza superficie ammissibile per liquidare tutti i titoli in suo possesso.
LA REGISTRAZIONE
Come per il contratto di fondo rustico di sola terra, il contratto di affitto terra e titoli deve essere registrato entro 30 giorni dalla data di stipula o dalla sua decorrenza, se anteriore, pena il pagamento delle sanzioni per tardiva registrazione.
La registrazione viene effettuata dal concedente o dall’affittuario in Agenzia Delle Entrate oppure in via telematica sul sito della stessa agenzia; inoltre a differenza dell’affitto di sola terra non è possibile usufruire di una registrazione cumulativa di più contratti.
Per calcolare l’imposta di registro nel contratto di affitto terra e titoli PAC è necessario prima individuare la base imponibile nel modo seguente:
Calcolo imposta di registro:
canone di affitto (canone annuo terra x numero anni affitto)
+ Importo attualizzato del valore dei titoli
= Base imponibile
Tenendo sempre conto che l’imposta minima da versare per il contratto terra e titoli PAC è pari a 200€ + 32 € di marche da bollo, l’imposta di registro è pari al 5 per mille della base imponibile.
Esempio:
- Canone terreni: 500€ all’anno
- Canone titoli: 200€ all’anno
- Durata: 10 anni
Importo attualizzato del valore dei titoli = 650 € (l’importo è calcolato mediante una formula di matematica finanziaria)
Imposta di registro = (5000 € + 650 €) x 0,005= 28,25€
NB: Considerando che il valore calcolato è inferiore all’imposta minima, l’imposta di registro sarà pari a quest’ultima ovvero 200 €.
REGIME SANZIONATORIO
La registrazione dei contratti di affitto di fondo rustico è un obbligo di legge e qualora sia effettuata oltre i termini sopra descritti è necessario versare oltre all’imposta di registro anche le sanzioni per tardiva registrazione.
Elenchiamo di seguito le aliquote per il calcolo della sanzione in base ai giorni di ritardo:
Ad esempio:
un atto che preveda per la registrazione un’imposta di registro di 200 €:
- Se registrato entro 30 gg di ritardo la sanzione è pari al 6% di 200 € ovvero 12,00 € che diventano 20 € di sanzione minima.
- Se registrato dal 31° giorno di ritardo ed entro il 90° giorno di ritardo, la sanzione è pari al 13,33 % dei 200 € di imposta ovvero 26,60 € (e così via per i successivi scaglioni).
CONSIGLI PER LE AZIENDE
Con la riforma della PAC 2023 – 2027 il valore dei titoli è sceso notevolmente rispetto al passato e come ben sappiamo non è più sufficiente a garantire un contributo sostanzioso, ma anzi è sempre più necessario assumere impegni aggiuntivi come gli Ecoschemi.
Tuttavia è sempre bene essere coscienti degli oneri che si assumono con l’affitto dei titoli PAC.
Il nostro consiglio è quello di verificare che la superficie ammissibile aziendale sia sempre superiore o almeno pari al portafoglio titoli dell’azienda, in modo da evitare il rientro alla riserva nazionale e dover risponderne al proprietario.
Il registro titoli PAC è pubblico ed è consultabile al seguente link inserendo il proprio CUAA:
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Pubblicato da Jacopo Pascutti e Fabio Cauduro
(Consulenti Area Tecnica)
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