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L’Unione Europea, tra i vari obbiettivi ha anche quello di creare un mercato unico europeo nel quale ogni impresa possa competere con altre imprese indipendentemente dallo stato in cui opera.
Gli aiuti di stato sono ammessi o vietati?
L’Unione Europea stabilisce che sono vietati contributi pubblici di singoli
Stati che “falsino o minaccino di
falsare la concorrenza” (paragrafo 1 dell’articolo 107 del Trattato
Europeo).
Ne consegue che se gli aiuti di stato non alterano la libera concorrenza possono essere concessi.
L’articolo 107 del Trattato, infatti, prosegue stabilendo in quali casi gli aiuti di stato sono ammessi o possono essere ammessi.
Aiuti di Stato ammessi e non
- SONO ammessi gli aiuti di carattere sociale o destinati a ovviare ai danni arrecati dalle calamità naturali oppure da altri eventi eccezionali;
- POSSONO ESSERE ammessi gli aiuti destinati a favorire lo sviluppo economico delle regioni ove il tenore di vita sia anormalmente basso, destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche o destinati a promuovere la cultura e la conservazione del patrimonio.
Chi decide se un aiuto di stato è ammissibile o meno?
Spetta quindi ad ogni stato membro proporre un aiuto e proprio con il Trattato Europeo viene spiegato quali meccanismi devono essere messi in atto per ammettere o meno un aiuto. In particolare l’articolo 108 stabilisce che tale compito venga svolto dalla Commissione Europea.
Qualora la Commissione constata che un aiuto concesso da uno Stato non è compatibile con il mercato interno a norma dell'articolo 107 obbliga lo Stato interessato a sopprimere l’aiuto o modificarlo.
Cosa è la notifica preventiva e quando deve essere richiesta?
Il principio generale prevede che qualora uno stato membro intende promuovere un aiuto deve notificarlo alla Commissione europea. Prima della risposta della Commissione è vietato dare esecuzione alla misura notificata.
La Commissione, però, stabilisce anche quali categorie di aiuti di Stato possono dispensati dalla procedura di approvazione della Commissione stessa. In sostanza viene stabilito che non tutti gli aiuto di stato devono essere notificati ed approvati per essere attuati.
Quali aiuti di stato non hanno l’obbligo di notifica preventiva?
Esistono alcune eccezioni all’obbligo di notifica preventiva e possono essere riassunte in due categorie:
1. L’esenzione dall’obbligo di notifica preventiva, che riguarda alcune categorie di aiuti che sono dispensate dalla procedura di notifica nella misura in cui rispettano le condizioni previste in uno dei Regolamenti di esenzione adottati della Commissione. Qui rientrano innumerevoli tipologie di contributi normati dal Reg UE 702/2014. Tra essi troviamo i contributi per il ristoro dai danni da calamità naturali, i fondi aggiuntivi della Regione per integrare i PSR, gli aiuti destinati a indennizzare i costi della prevenzione, del controllo e dell'eradicazione di epizoozie e organismi nocivi ai vegetali ecc.
2. i regolamenti "de minimis", cioè gli aiuti concessi a un’impresa unica che non superano un importo prestabilito (€ 25.000,00 per le attività di produzione primaria e € 200.000,00 per le altre aziende) in un determinato arco di tempo (tre anni), Gli aiuti De Minimis sono normati dal Reg UE 1407/2013 e Reg. UE 1408/2013.
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