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12.02.2024

MANODOPERA AGRICOLA: il Decreto Flussi 2024 a chi serve?

Decreto flussi

Programma per tempo le assunzioni in agricoltura, scopri come funziona la domanda del Decreto Flussi.

La stragrande maggioranza delle aziende agricole italiane vive ormai da anni il problema della mancanza di personale, tanto per i profili più qualificati, quanto per quelli operativi. 

Il Decreto flussi recentemente approvato cerca di rimediare al problema. 

A cosa serve questo Decreto?

Nel settore agricolo gli imprenditori ben conoscono le fasi che caratterizzano tempo per tempo l’attività produttiva aziendale e sono consapevoli di quanti lavoratori necessitano stagionalmente pertanto possono programmare in tempo le assunzioni avvalendosi in modo concreto di tale decreto, presentando la domanda di nulla osta per l’assunzione di un lavoratore extracomunitario.

La domanda per ottenere il nulla osta al lavoro può essere presentata, attraverso l'apposita piattaforma online.

Le domande vengono esaminate sulla base del rispettivo ordine cronologico di presentazione, attraverso un'istruttoria.

Il click Day

Per il 2024 le domande possono essere inviate a partire:
  • dalle ore 9:00 del 18 marzo per i lavoratori subordinati non stagionali cittadini di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia;
  • dalle ore 9:00 del 21 marzo per gli altri lavoratori subordinati non stagionali (anche del settore dell'assistenza familiare e socio-sanitaria);
  • dalle ore 9:00 del 25 marzo per i lavoratori stagionali.

La procedura della domanda

La Questura verifica la sussistenza di motivi ostativi al rilascio del nulla osta. 

Lo Sportello Unico convoca il datore di lavoro (entro 60 giorni dalla presentazione della domanda secondo la legge, dopo molto più nella prassi) per la presentazione dei documenti indicati nella domanda, il rilascio del nulla osta e la sottoscrizione del contratto di soggiorno.

Il nulla osta sarà valido per un periodo non superiore a 6 mesi dalla data del rilascio. 

A questo punto il lavoratore straniero deve fare richiesta del visto agli uffici consolari del suo paese di provenienza. 

Il Consolato comunica allo straniero la proposta di contratto di soggiorno per lavoro e rilascia entro 30 giorni dalla richiesta, il visto d’ingresso e l’indicazione del codice fiscale. Una volta ottenuto il visto, il lavoratore può entrare in Italia.

Entro 8 giorni lavorativi dall’ingresso in Italia, il lavoratore straniero si reca presso lo Sportello Unico competente che verificata la documentazione, consegna al lavoratore il certificato di attribuzione del codice fiscale. 
Il lavoratore straniero, sottoscrive il contratto di soggiorno per lavoro, senza apporre modifiche o condizioni allo stesso, che viene conservato presso lo Sportello medesimo. 

Lo Sportello Unico provvede altresì a far sottoscrivere al lavoratore straniero il modulo di richiesta del permesso di soggiorno che viene inviato alla Questura competente tramite l’inoltre di un apposito kit presso l’ufficio postale.

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Pubblicato da Erica Miani (Consulente del Lavoro) in collaborazione con Agridata

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